Non conta tanto quante volte tenterai. Non conta quanto tempo impiegherai. L’importante è provarci ancora una volta. Sbagliare, ancora. E ancora.
Con i libri è più chiaro: non importa quante pagine hai già letto. E’ quell’ultima che hai di fronte adesso che conta per tutte. Che chiude il cerchio… e ne apre un altro.
Turbinare tra infiniti gorghi cercando l’equilibrio, misurando e misurandomi, è la mia dimensione, da sempre. Non so perché ma mi sento da sempre nomade e precaria, con un piede già alzato e la mano pronta a salutare. Così sradicata anche da me stessa da provar nostalgia prima di abbandonare le cose, non dopo.
Ma tutto questo comunque non salva dall’ansia da burocrazia quando sai che dovrai sbrigare pratiche tramite call center. In vacanza. Col cellulare in hotspot per seguire sul portale. E sperando che l’incondizionato ottimismo di chi abita l’altro lato della cornetta sia giustificato almeno al 15%
Osare, osare l'impossibile... Il cielo è sopra e sotto/ci si può solo perdere